Così, ad un certo punto, basta un semplice gesto per abbattere il muro e ottenere nuovamente quel senso di libertà decisionale nella propria mente.
Una libertà decisionale influenzata dalle solite abitudini, intrappolata nalla consuetudine del “si fa così” che continua a starmi troppo stretto.
La consuetudine che se la provi poi ti intrappola in una vita che ti permette si di vivere e di sognare, ma che non ti permette di vivere i propri sogni.
La mia paura più grande è quella di arrivare ad essere adulto e avere rimpianti. Mi terrorizza immaginarmi anziano impotente di cambiare il passato.
Quali sono i miei sogni più profondi? Cosa voglio realmente? Queste domande vengono sempre troppo influenzate dalle persone che ti circondano, e per il loro bene cerchi sempre di fare la scelta più indolore.
Ma per chi come me si sente stretto in tutto ciò, la domanda vera da porsi è “perché continuare a buttare il mio tempo?”
Mi arrivano spesso impulsi dal mondo, persone che hanno realizzato il loro sogno di esplorare, con tutti i pro e i contro del caso. E cerco di convincermi che non ce la farei, anche se in realtà dentro di me sento un forte desiderio di provarci.
Oggi sento di non avere più vincoli, sento di essermi mentalmente e fisicamente sdradicato da quella concezione inibitoria, tra sei mesi, in un modo o in un altro, sceglierò il da farsi ascoltando unicamente il mio cuore.
E il desiderio di essere un Wanderluster viene alimentato dagli eventi sempre di più.
Invio, pubblico, chiudo.