Scritto – a tratti – il 31 Dicembre 2014
Mi ritrovo a trascorrere le ultime ore dell’anno rannicchiato vicino ad una stufetta , caro eipho, e tra una pausa e l’altra comincio a riordinare i ricordi di quest’anno sempre più fugace, basato sulla concretezza, sugli impegni di lavoro e sulle responsabilità, un anno di autonomia e di convivenza.
Un anno che volge al termine in un periodo in cui la voglia di novità è tanta, in cui sento il tempo volare, in cui sento di non voler trascinare l’accondiscendenza in quello nuovo.
Aver toccato con mano la libertà, anche solo per poco, tramite un piccolo viaggio solitario introspettivo mi permette di dire che il proposito dell’anno scorso è stato raggiunto, spero di riuscire a viaggiare più spesso senza troppi programmi perché vivere il presente è un grande valore che ho fatto mio durante questo 2014.
Ma quali sono stati i periodi caratteristici del 2014? Eipho, ti racconterò a piccole dosi questo capitolo della mia vita
Gennaio e Febbraio
Canzone evocativa: Work Bitch – Britney Spears, Armin Van Buuren – Waiting For The Night
“Conoscere personalità che mi lascino il segno è importante per tornare in me, per cercare di fare un reset che mi permetta di non smettere di sognare.”
Trovare del tempo libero per stare bene, cercare di rispettare i miei ritmi e i miei impegni: così è iniziato il mio 2014. Ma non è stato così facile arrivare ad avere un equilibrio più o meno stabile. I residui lavorativi del mese di dicembre 2013 son duranti fino a Febbraio, quando finalmente ho ritrovato del tempo per svagarmi. Ho cercato -invano- di frequentare la Palestra: ancora una volta gli impegni lavorativi hanno preso sopravvento.
Da Marzo a Luglio
Canzoni Evocative: Lights, Burn – Ellie Guilding, Wanderlust – Versa
Il sole, l’atmosfera primaverile. Tutto questo è stato, come previsto, rinvigorente.
“Ore, giorni, settimane, mesi, anni.
Da molto tempo ormai mi distraggo volando in giro per il mondo, virtualmente, su Google Earth.”
Intanto iniziavo già a viaggiare virtualmente verso mete ignote: avevo voglia di evadere e di pianificare le due settimane di vacanze del mese di agosto.
“I viaggi sono il modo migliore per riprendere fiato, per conoscere se stesso e per vivere il mondo.”
Viaggiare da solo è la migliore autopsicoterapia. Ti ritrovi completamente nudo davanti a te stesso e analizzi con occhi diversi ogni singolo aspetto della tua vita. Dalla cultura in cui cresciamo ereditiamo passivamente abitudini senza mai chiederci realmente quanto siano indispensabili e vitali per noi. Trascorrere molto tempo in solitudine porta a porsi tante domande. Conoscere culture diverse apre la mente e aiuta a trovare più risposte e punti di vista.
“Da un po di tempo mi frulla per la testa di organizzare piccole mete da raggiungere in solitaria, con i miei ritmi, gusti e necessità: l’ideale sarebbe trovare qualche giorno nel week end per viaggiare appoggiandosi ad ostelli della gioventù.Spero di riuscire ad evadere anche durante le vacanze estive.”
“Le persone passano, si fermano, entrano nella tua vita e lasciano un segno perpetuo, consegnano le loro caratteristiche, vengono inconsciamente assorbite e si concatenano con quelle già assorbite dagli altri. Il risultato di ogni incontro, di questo infinito mix di caratteristiche, ti rendono una persona unica.
E se tutto questo è vero, bisogna prestare attenzione alle persone di cui ti circondi, prestare attenzione a non creare miscele dal risultato negativo, che sbilancerebbero il quadro personale delle caratteristiche. Per questo motivo viaggiare è il modo migliore per formare la propria persona, per completare il quadro delle caratteristiche mantenendolo sempre in equilibrio. La rete di caratteristiche non risulterà mai sbilanciata da una parte piuttosto che dall’altra, il numero e la diversità di persone che s’incontrerebbero bilancerebbero ogni possibile sbilanciamento. Ogni legame è come una corda che tiene legate due o più persone: se troppo stretta potrebbe risultare troppo incatenante e sbilanciare comunque il quadro delle caratteristiche.”
E a Luglio giunse il momento di salutarmi con Diana, in cui le donai una piccola brochure con tutte le nostre foto più significative scattate dal 2008 in poi. Una parte di me che si allontana, ma che rimane ancora più vicina e viva.
Viaggio in solitaria/#Agosto1
Canzoni Evocative: Alone – Armin Van Buuren
“La consapevolezza è la chiave della nostra realizzazione: il giorno che sarai consapevole di cosa ti nutri, che scoprirai da dove provengono tutte le tue abitudini e le modificherai radicalmente dando loro un senso personale, che smetterai di provare la paura consapevole che è una malattia creata per reprimere la tua libertà, che accetterai che il passato non torna più e che il futuro sarà sempre e solo una tua immaginazione, che inizierai a vivere il tuo presente più interamente possibile senza più rancori o rimorsi, allora sì che quello sarà il giorno in cui sarai finalmente padrone della tua vita, scoprendo realmente fin dove puoi arrivare.”
Ad agosto percepii l’inizio di un nuovo periodo: avevo bisogno di distrarmi e di metabolizzare sia l’anno di convivenza, sia il non rivedere Diana per un po.
“Ho bisogno di respirare, di immergermi nel verde e camminare, stancarmi, dormire, sognare.”
Ripropongo una serie di post-riassuntivi che descrivono giorno per giorno la prima parte del mio agosto caratterizzata dal mio viaggio introspettivo che, in un momento di smarrimento, mi ha permesso di designare nuovamente la mia persona.
#itsvacationtime1 / Viaggio
#itsvacationtime2 / Primo giorno a Ravenna
#itsvacationtime3 / Ravenna Day2
#itsvacationtime4 / Ultimo giorno a Ravenna
#itsvacationtime / Mi presento
Viaggio in Sardegna/#Agosto2
Canzone Evocativa: Sky full of the stars – Coldplay
E letteralmente mi vengono i brividi se riascolto questa canzone. Mi passano in mente un sacco di immagini in mente, momenti, emozioni, vita.
E anche qui, è inutile sintetizzare: linko il post riassuntivo (di cui non si vedono più le foto per motivi arcani).
Settembre-Ottobre-Novembre
Ed eipho, parlando di Settembre, mi viene in mente il rientro dalle vacanze… traumatico! Traumatico perché avevo talmente guardato dentro di me, durante le vacanze, che… non avevo più alcuna voglia di tornare a fare qualcosa contro la mia vera volontà. Mi sono sentito un po stranito dal contesto, non sapevo come affrontare alcune situazioni scomode. Entrai in una sorta di crisi che mi fece pensare di lasciare il lavoro, poi il buon senso – o la repressione, dipende dai punti di vista – mi ha fermato e mi ha fatto tornare alla normalità.
Una normalità senza dubbio decisamente diversa, più realista, con l’obiettivo di essere meno surreale e più concreta, soprattutto nell’ambito professionale.
Come al solito, eventi come Games Week, Pokémon Day e fiere in generale mi mettono il buon umore, tanto poi esce il sole. Quest’anno al Games Week ero avvolto da una stranissima sensazione di nostalgia. Anche il Pokémon Party è stato un grande evento memorabile, mi ha lasciato sì tante emozioni belle, il pubblico, ma forse anche qualche amarezza.
Ho scoperto grazie alla mia collega di lavoro l’efficacia delle lavanderie automatiche. Lavi, asciughi e ritiri in poco più di un ora. Fantastico, sopratutto dopo il trauma di avere per due settimane la stessa roba stesa in attesa di poterla riutilizzare.
Dicembre
Un Dicembre diverso rispetto a quello dell’anno prima, ma sempre praticamente invisibile. Qualche serata in World of Warcraft, un impegno extra piuttosto interessante, un viaggio a Torino per Natale e Capodanno al lago di Como. Giornate di emozioni dosate.