Ambulanza e Tranquillità

Sembrava un giorno bello e sereno, avevo appena finito il collaudo con la commissione d´esame. Ma arrivato a casa, mentre mi stavo quasi per lavare, squillò il telefono.
Era mia nonna, la mamma di mia mamma, che con un filo di voce ha sussurrato di andare da lei, perché si sentiva male.
Io, che sto sempre attento a cosa succede in casa, sentii tutto, e corsi ad infilarmi una tuta.
Scappammo io e mia mamma, e una volta arrivati, trovammo mia nonna sdraiata sul divano, con la pelle bianca.

Non riusciva più a parlare.
Mia mamma chiamò l´ambulanza, e io avvertii mia Zia e mio Papà.
Mia nonna iniziò poi successivamente a rimettere.
Circa 15 minuti dopo arrivò un ambulanza.
– Oh no, non può essere – pensavo.

Arrivò un ambulanza senza un medico dentro, con solo due volontari che ci diedero subito una loro conclusione.
“Lo sbalzo di temperatura di questi giorni e il dispiacere della morte della cugina”

Io, come un Avvocato, quasi quasi urlai “OBIEZIONE!”.
Non lo urlai, ma lo pensai, e subito dopo intervenii ponendo a loro diverse domande.
Com´è possibile che su un ambulanza non c´è un medico?
Com´è possibile arrivare ad una conclusione così affrettata senza effettuare misurazioni e controlli?

Alla prima mi risposero dicendo che il 118 invia ambulanze a seconda della descrizione fornita via telefono.
OBIEZIONE, pensai, e dissi:
“Dunque il 118 si basa sulle nostre descrizioni? Si fida davvero così tanto? Insomma, nessuno di noi ha studiato medicina, e magari qualche dettaglio può sfuggirsi, o semplicemente manifestarsi in ritardo. Quindi, come fa, anche il 118 a non inviare almeno un medico per ambulanza? Come fa a fidarsi delle nostre descrizioni che possono essere attendibili o no?”

Alla seconda, mi risposero semplicemente che loro non possono effettuare misurazioni, quindi formulano solo ipotesi.
Se è per questo, le ipotesi le avevo fatte anche io.

Arrivati in ospedale, e avendo finalmente controllato mia nonna, ci hanno detto che è stata un indigestione, e qunidi nulla di cui preoccuparsi.
Allora tornai a casa, e alla sera uscimmo.
Andammo un po in giro con la macchina di Simo, e poi a Rivoli e alla gelateria del viale di collegno. Che belli i braccialetti colorati che si illuminano al buio! *ç*

Vabbé ^^
Let´s, Domani è un altro giorno.