Un anno a Milano (in piccole dosi)

Da qualche giorno non scende più alcun granello di sabbia dalla clessidra.

Il ritmo frenetico da cui siamo stati risucchiati ci ha fatto dimenticare che il sedici di questo mese era l’anniversario del nostro trasferimento.
D’altronde avremmo dovuto immaginare che sarebbe stato così: la gente da queste parti è così distratta e offuscata… Oltre ad essere ossessionata dal tempo.. E noi purtroppo ne siamo stati contagiati, ma proviamo a non diventarne vittime.

Ad un anno di distanza mi accorgo che i mille colori milanesi di cui mi sono innamorato riescono a dare alle persone impulsi e saturazione, che a loro volta danno ossigeno alla loro spontaneità così grigia e chiusa …

Se da una parte mi sento un po’ sconcertato da questo stile di vita , dall’altra mi sento bene perché quest’anno è stato grande: mi ha permesso di fare mille esperienze sempre accompagnato da Maurizio.

Ancora abbiamo molte cose da imparare sulla convivenza e la strada per raggiungere il buon equilibrio è piuttosto lunga.

Vorrei reinventare il nostro modo di passare la giornata, la nostra cucina, vorrei aumentare le attività insieme e scoprire cos’ha da offrirmi una città come Milano .
Mi piacerebbe cambiare casa per dare più spazio alle esigenze di entrambi, ma se ne parlerà il prossimo anno probabilmente.

E intanto ho girato la clessidra, i granelli iniziano a depositarsi sul fondo.
E un altro anno ha inizio.

Invio, pubblico, chiudo.