#itsvacationtime/3 Ravenna Day 2

Temevo il peggio ma mi sbagliavo. A parte la prima mezz’ora, i ragazzotti sono crollati in un sonno profondo, e di conseguenza anche io.
Eppure credevo di venire divorato dalle zanzare dopo averne vista una ieri sera: solo alle 6 di stamattina una ha provato a ronzarmi nell’orecchio, ma l’ho soffiata via. Della serie: “il mio sangue non è così buono come quello polacco”.

Alle 7:30 sveglia per la colazione, e poi via verso il mare! Peccato abbia preso il bus sbagliato… Ci sono diversi bus “4” e non tutti fermano ai lidi. Potrebbe essere specificato più chiaramente da qualche parte questa cosa…

Scendo ad una fermata sperduta chissà dove per aspettare l autobus giusto quando ad un tratto passa un signore sulla sessantina, in bicicletta e pieno di scatole da buttare. Mi chiede agitato “aiutami a buttare queste scatole!!”, io tranquillamene col mio zaino ingombrante alle spalle lo seguo, prendo qualche scatola e gli e la porto davanti al bidone. Lui ancora agitato mi ripete “dai oh, veloce che ho fretta che tra poco passa l’autobus!”. Io lo guardo e gli dico con molta tranquillità “con calma…” E lui “dai oh! Veloce!”. Gli rispondo “guarda, ho fretta anche io, devo prendere l autobus, ciao.”
Poco dopo torna da me e mi dice “scusami per prima, ma ho fretta”.

Cos’avrà di così tanto stressante da fare alle 10 di mattina? Non lo scoprirò mai suppongo…

Ritorna e l’aiuto di nuovo. Poi torno ad abbronzarmi in attesa del bus.

Arrivato ai lidi penso solo a rilassarmi. Il mio piano funziona, fino a quando ad un tratto il cielo non si oscura verso le 16… La gente scappa, io non vedo l ora di essere travolto dalla tempesta in arrivo. Purtroppo -per fortuna- mezz’ora dopo il cielo si apre e torna il sole.

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Nel frattempo mi diverto ad osservare una coppia e tutte le persone a loro intorno. Noto veramente con piacere che la vera attrazione, da queste parti, è lei. Osservo l’interazione con un giovane ragazzo e un africano che scherza sulla sua corporatura.

Alle 17:10 mi accorgo che tra dieci minuti parte l’autobus per Ravenna. Decido quindi di correre per non perderlo. Nel frattempo incrocio Giuseppe che mi saluta, ma lo congedo velocemente spiegandogli dell’autobus.

Poi durante la corsa il mio passo diventa sempre più incerto, influenzato dal pensiero “ma anche se perdessi il bus, che cosa succederebbe?”.

Vedo in lontananza il bus, provo a rincorrerlo ma ormai è tardi, quindi ne approfitto e decido di fare una passeggiata nel verso opposto in cui vado di solito.
È tutto meno selvaggio, ma per una passeggiata di questo genere è piacevole. E per accompagnarmi nella passeggiata ho scelto di mangiare una gustosa piadina romagnola.

Questo momento della giornata è strano perché il sole è debole e il mare è molto agitato, tanto da far divertire alcuni surfisti all’italiana. Mi sento bene, osservo il mare e i surfisti da una scogliera, manca solo il sole che purtroppo non tramonta nel verso del mare.

Finalmente è ora di prendere il bus, mentre lo aspetto ne approfitto per appuntare alcune cose per il mio post su eiphi e quando arriva mi accomodo nei posti infondo. C’è un ragazzo che mi chiede a che ora parte il bus, mi parla del tempo, poi si presenta: si chiama Milo.

Parliamo del più e del meno, del fatto che come mestiere fa il pizzaiolo, della ferita ormai emarginata sul suo braccio dovuta ad un incidente col vetro di una porta, poi ad un tratto mi racconta che durante il pomeriggio, quando era in spiaggia, ha fatto un bagno tranquillo in mare, quando all’uscita ha visto un signore di colore steso sul suo asciugamano. Si sono attaccati, ma poi è riuscito a cacciarlo. Con questa scusa si ricorda di dover controllare se nel suo zaino c’è tutto… Si preoccupa del suo smartphone (che stava usando qualche minuto prima) e guarda caso mancano i suoi soldi.

Dalla sua reazione capisco che mi ha raccontato una menzogna e che tutto il discorso era una tattica per ottenere una decina di euro.
Lo saluto facendogli capire che sono partito con i soldi giusti in modo da allontanarlo.

Durante la doccia in ostello ho riflettuto su questo viaggio e devo dire che sono del tutto soddisfatto. Sono carico per tornare a casa e partite per la Sardegna con gli altri!

Purtroppo anche questa volta, colpito da attacchi di sonno, non sono riuscito a fare una full immersion nel libro… Sarà per domani? Chissà!

E approposito di domani, non riesco a capire che tempo farà, visto che fortunatamente il meteo di questi giorni ha cannato paurosamente!

Vedremo!
Invio, pubblico, chiudo.