I must be dreaming (pt.3)

Help, I know I´ve got to tell someone
Tell them what I know you´ve done
I fear you
But spoken fears can come true

We all live
We all die
That does not begin to justify you

It´s not what it seems
Not what you think
No, I must be dreaming
It´s only in my mind
Not real life
No, I must be dreaming

Finalmente eccoci arrivati alla terza ed attesissima parte di questa serie di pensieri ´I must be dreaming´.
Nelle parti precedenti abbiamo ancora parlato di Lei. Oh no, state tranquilli. Ora non parleremo di lei.
Credo di aver detto tutte le cose che dovevo dire per sentirmi bene, Io. E poi, non ho più tanta voglia di continuare a scrivere orrorate che poi si vanno a distribuire per il mondo tranne che a lei °_°… Devo usare i Sottonick?

Ad ogni modo, credo vivamente di esser vuotato il sacco completamente, ed appunto, io mi sono sfogato.
Per tutti gli ovvi motivi già citati, credo di esser arrivato a fondo pagina con questa storia, stupenda. Mi resta solo una cosa da fare.
O chiudo il libro, o giro pagina.
Ovviamente, chiudere il libro è una cosa talmente scontata che manco mi piace. Io giro pagina, e mi accorgo a stile Vie che ci sono ancora infinite pagine davanti a me (oh no, non dirmi che ho scritto sul mio Death Note fino ad adesso °_°… lol[per chi non lo sapesse, le pagine di un Death Note sono infinite])
Chi ha qualcosa da dire lo dica adesso! O mai più!
. . .
Ok, giro pagina :X

Hem hem. Ahhhh mimimimi… (ok posso iniziare)
E´ ora di iniziare il pensiero (oddio, ho già scritto un papiro di roba e ancora non è iniziato?)

Vedo un Denis lontano, che si alza e che va allo specchio e si domanda… “Oddio, ma non è che i capelli son troppo lunghi? °_____°”
Ops, scusate XD Ho confuso la storia di stamattina con quella che stavo narrando.

OK. Basta viate.

/me beve del The.

Ok. Apposto.

Vedo un Denis lontano, davanti ad uno specchio, che si fissa in maniera fredda domandandosi fra se e se:
“Vale la pena continuare? Sto davvero costruendo qualcosa per il mio futuro? La mia vita mi piace veramente?”
Sento appena dei sussurri affaticati: “Non ce la faccio più a continuare, sto soltanto distruggendo ogni mio sogno, qualcuno mi aiuti, odio la mia vita.”
Poco dopo, mi rendo conto che tutto ciò era una visione del passato, che per me equivale anche all´altro ieri.

Se provo ora a mettermi davanti uno specchio ora vedo tutt´altre risposte.
“Io devo continuare, piano piano costruisco il mio futuro, almeno mi impegno a farlo, ed ora, inizio ad apprezzare la mia vita per quella che è”.

. . .

Ultimamente sto vivendo delle esperienze che fanno prendere delle svolte improvvise alla mia vita.
Lo stage, ad esempio. Fino ad allora non potevo immaginare se poteva piacermi come mestiere, non potevo immaginarmi un posto di lavoro, non potevo immaginarmi nulla.
E invece ora che sto vivendo questa esperienza mi accorgo che il mio futuro non sarà un futuro da elettrico. Bensì da qualcos´altro.

Vi chiederete tutti che cosa, immagino.
Fra poco arriva l´estate, e probabilmente vorrò trovarmi un qualsiasi lavoretto, da solo, che mi permetta almeno di imparare qualcosa, e di dimostrare ai miei che le cose che mi piacciono riesco a farle bene, per poi andare in vacanza in Liguria con Maurizio e gli altri.
Quel “qualsiasi lavoretto” credo sia abbastanza inappropriato.

Da quando sono piccolo ho un sognetto nel cassetto…
Mia Zia Lidia ha un negozio e fa la Parrucchiera. L´ambiente è stupendo lì, e io… beh, io amo i capelli delle persone, li ho sempre amati, e l´ho sempre saputo.
In passato cercai una via di fuga da questa mia passione, provai l´informatico, che forse forse avrei potuto farlo, e anche bene se solo avessi voluto.
Il problema è che ero un piccolo idiota, che non capiva l´importanza dello studio.

Quest´ estate ho due alternative.
Vorrei andare a lavorare con mia Zia, per imparare a fare il parrucchiere, e durante i pomeriggi da Settembre 2008 in poi, prima di andare a scuola per diventare elettronico, stare in negozio con mia Zia.
Altrimenti ho una cugina che è direttrice dei Mc Donald. Quindi, volendo, posso entrare dentro quel giro.
Ogni mio istinto mi porta comunque ad andare in negozio con mia Zia… fare il parrucchiere è sempre stato un sogno, che pensavo fosse irrealizzabile, ma che invece… sta diventando realtà.

Quindi, ancora una volta sto quì a chiedermi: ” I must be dreaming… Abyssalfuture? Starò sognando? Caro Abyssalfuture?”.
Mi accorgo che non mi risponde, nessuno risponde a questa domanda.
Dentro di me, però, sento qualcosa che sussurra. No. Non è la Sua voce.

No Denis, non stai più sognando.
Non piangere più… Asciugati le lacrime…
Quei Sogni…
Quei brutti sogni ormai… sono finiti.