Il 2019 rappresenta per me un anno estremamente duro, nel quale ogni nuova sfida mi ha fatto domandare se valesse la pena affrontarla comportandomi da “me stesso”, fatto di principi profondi e quasi surreali, o voltarmi le spalle e comprendere che infondo avrei dovuto fare pace con un’altra parte di me fatta di mediazione e equilibrio.
Ad oggi non ho ancora la risposta, ma so per certo a cosa non voglio rinunciare. Non voglio rinunciare alla libertà di conoscere persone. Alla libertà di vivere nuovi amici. Di esplorare l’inesplorato. Non voglio rinunciare al mio benessere. Non voglio più perdere il mio ego.
Mi sono allontanato dalla scrittura, oggi mi manca l’autoanalisi quasi terapeutica. Spesso mi sono chiesto se chiudere questo blog fosse la scelta più saggia per risparmiare soldi, alla fine 20 euro li ho sempre trovati per fortuna, perché ogni tanto quando trovo il tempo mi ci dedico e mi fa stare bene.
Sfide a livello lavorativo di cui non posso chiaramente esprimermi sono all’ordine del giorno, sfide personali, sfide sentimentali. Ne ho vissute di ogni tipo. A livello sentimentale soprattutto nell’ultimo periodo è stato un devasto. Ho quasi pensato di mettere fine alla mia convivenza. Ad oggi la situazione è migliorata, sto cercando di ricucire, di trovare equilibrio e di spiegarmi che alle volte non si può volere proprio tutto.
Ciao, sono l’altra parte di me, mediazione, equilibrio.
Invio, pubblico, chiudo.