Dicembre 2012 – i miei genitori mi regalano il mio primo smartphone. È un grandioso iPhone 4s d’occasione che cambio’ le mie abitudini per sempre.
Aprile 2014 – cambio il mio iPhone 4s con un 5s uscito da qualche mese. Lo acquisto ad occhi chiusi, semplicemente perché apprezzo l’ottimizzazione e il supporto che Apple riesce a dare con i suoi prodotti. Funziona e funziona bene.
Gennaio 2017 – acquisto ufficialmente un Samsung Galaxy s7. Cosa mi ha spinto oggi dopo così tanti anni di iOS a tuffarmi in questo oceano colmo di smartphone Android? Oggi cercherò di raccontare le motivazioni personali di questo cambio e tutto ciò che dopo tre giorni di utilizzo apprezzo di questo nuovo smartphone e quello che invece mi manca del mio vecchio iPhone 5s, esattamente come ho fatto con Apple Watch.
In questo ultimo periodo, soprattutto dopo l’uscita di iOS 10 , ho notato grandi rallentamenti al sistema, d’altronde iPhone 5s è ormai vecchiotto, la tecnologia va avanti, ogni sei mesi si rinnova e le applicazioni diventano sempre più dispendiose in termini di risorse. L’hardware ha retto comunque alla grande: una fotocamera sempre al top e un processore che il suo, bene o male, l’ha sempre fatto. Per non parlare dello schermo che ha sbeffeggiato la stragrande maggioranza dei dispositivi di fascia bassa/media di questi anni. Quello che invece non è mai stato un punto forte è la batteria, che ultimamente mi ha causato una serie di disagi intollerabili. Il più delle volte, pare a causa di un bug di iOS 10,l’iPhone si spegneva al 30%. A prescindere da questo, la batteria ha fatto il suo corso, una carica completa durava 4 ore e mezza circa, quando andava bene. Insufficiente per le mie giornate tipo che mi vedono fuori casa per piu di 9 ore.
Inizio a valutare di acquistare un iPhone 7 con qualche compagnia telefonica. Francesco mi fa ragionare e mi convince a non passare dalle compagnie perché il più delle volte risulta poco conveniente, per non parlare del vincolo contrattuale dei 30 mesi.
Inizio a guardarmi intorno sul web per acquistarlo a prezzo pieno, il prezzo più basso che riesco a trovare è di 635 euro, all’incirca quanto pagai iPhone 5s anni fa. Ma c’è qualcosa però di questo iPhone 7 che non riesce a convincermi. E non parlo delle considerazioni sul Jack delle cuffie analogico mancante… quelle le lascio a chi deve sparare a a caso contro Apple. Forse troppe poche innovazioni, una batteria che comunque ha ancora qualche indecisione e lo stesso bug di crash al 30% su molti dispositivi.
Apple mi ha abituato ad avere un sistema sempre fluido e prendendo in mano iPhone 7 invece si notano dei microlag, accettabili su altri tipi di smartphone, ma non su quelli dell’azienda cui cavallo di battaglia è proprio l’ottimizzazione dei suoi sistemi.
Icloud inizia a dare i numeri, non riesco ad interagire con una mia collega di Pokémon Millennium per creare una nota condivisa. Negli ultimi mesi perdo dei numeri dalla rubrica, mai successo in vita mia. Qualcosa con questo ios 10 non dev’essere andato bene : che abbiano usato la tattica del “quest anno è così e il prossimo faremo il botto con un sistema rinnovato” per assicurarsi l’effetto WoW per il decennale?
Nel frattempo faccio indigestione di video di Andrea Galeazzi, videorecensioni, confronti e curiosità varie. Tra tutti due sono stati influenzanti per il mio acquisto:
‘Confronto tra iPhone 7 e Galaxy S7’ e ‘conviene spendere 1000 euro per uno smartphone al giorno d oggi?’
Metabolizzo che il miglior smartphone 2016 per la critica è stato proprio Samsung Galaxy S7, una mattina cerco il prezzo di acquisto online e rimango stupito. Il vero unico competitor per la mela morsicata si trova a poco più di 400 euro.
Da lì, la curiosità di provare qualcosa di veramente nuovo, con veramente un mare di potenzialità in più rispetto all’iPhone 7, che probabilmente funziona e che “semplicemente fa bene quello che fa”, anche se questa volta nemmeno più di tanto.
Non passa molto dal click decisivo all’arrivo a casa.
Il momento più bello è quando apri la confezione e fai il primo avvio. La procedura è la classica, una comoda app permette di importare i contenti principali da ios ad android. Peccato che al primo avvio non sia riuscito a farla funzionare. Parto quindi con il download delle applicazioni e con i primi aggiornamenti delle app installate. Google Services si arresta in modo anomalo, ma non sembra esser accaduto nulla di brutto. A parte questo, da qui in poi tutto va estremamente in salita, mi trovo subito bene con la touchwiz di Samsung e il processore di ultima generazione si fa davvero sentire. La batteria sotto stress riesce a portarmi a sera e Android mi sorprende positivamente, come da aspettative. Su un dispositivo di fascia alta è completamente un altro mondo.
Ci sono alcune cose che al momento mi mancano di iOS e iPhone
– la Selfie camera risulta al di sotto delle aspettative, scattare Selfie mossi in condizione di poca luce non è raro. Non compete nemmeno con quella di iPhone 5s a livello di dettagli. È il vero limite dell’s7, assolutamente inaccettabile visto il prezzo di listino di 729 euro. La fotocamera posteriore invece se la cava molto bene.
– le regolazioni intelligenti dell’app foto su ios funzionavano da dio, non ho trovato alcun software che possa offrire le stesse regolazioni veloci, potenti e intuitive. Google Foto si avvicina comunque di molto.
– all’inizio mi veniva naturale effettuare ricerche con spotlight con lo swipe verso il basso, ora invece mi sono abituato ad aprire sfinder che fa la stessa cosa. È possibile comunque tramite app esterne richiamare sfinder con lo swipe in basso esattamente come ios.
– la praticità di un dispositivo di 5 pollici, perché le mie mani sono veramente piccoline e il Samsung risulta ingombrante per alcune operazioni, d’altro canto è fantastico avere un display così ampio, per cui sarà questione di abitudine. Non aiuta l’assenza di bordi, ogni volta mi capita di avviare qualche applicazione erroneamente, mi capita anche di premere i pulsanti “indietro” e “multitasking” sulla scocca frontale, non sono sicuro questa formula funzioni. Penso sia unicamente questione di abitudine.
Al momento non trovo altre mancanze sinceramente, forse il touch id Samsung è meno preciso per via del tasto ovale e non tondo come quello Apple. Ma nel complesso anche qui tutto funziona benissimo, avendo più funzioni può risultare un po’ labirintico muoversi tra i menu, ma per qualsiasi cosa c’è il nostro Google a porre soluzione ai nostri dubbi.
In definitiva mi ritengo soddisfatto di essermi affacciato al mondo Android di questa fascia, anche se la fotocamera anteriore di questo Samsung mi lascia veramente perplesso.
Sono curioso di vedere come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, anche a livello di supporto software.
Thats all.
Invio, pubblico, chiudo.