La giornata di ieri è iniziata con una proiezione nel passato, quello che sei anni fa era il presente emozionante e non scontato, incerto e curioso. Alcune riflessioni, e soprattutto paragoni col passato, hanno preso il sopravvento facendomi rattristire di molto.
Perché è vero, il presente che sto vivendo non emana certamente la stessa magia di quando ero un adolescente alla scoperta del primo amore, ma è comunque un pezzo importante della mia vita, e nonostante non riceva spesso molti input stimolanti dall’altra parte, non c’è alcun motivo di arrendersi, anzi credo che durante il percorso di crescita della coppia si debba cercare in qualche modo di affrontare quelli che sono gli ostacoli e passare oltre per rafforzarsi e raggiungere un altro livello. Speriamo di ricordare questo proposito anche in quei momenti in cui lo stress (dettato per lo più da fattori esterni, ma non solo obv) prende il sopravvento.
Caro eiphi, la cosa bella è che io sia stato sempre piuttosto vago sulla mia situazione sentimentale, e rileggendo il post che ho linkato poco fa mi è venuto da sorridere per quanto io sia stato il più vago possibile: non ho manco scritto che quella sera, sul mio magico letto, scattò il nostro primo e irraggiungibile bacio.
Ma comunque, non è così difficile capire con cui sto da sei anni. E anche se non stato così esplicito, basta fare due più due per ottenere la risposta che desiderate.
Cosa abbiamo fatto quindi ieri? Dopo quello sfogo, mi sono rifatto forza, ho fatto del mio respiro la mia ancora e mi sono sbarbato. Poi ci siamo diretti a mia sorpresa al Milano Terme, prestigioso SPA Milanese situato a Porta Venezia.
Inutile dire che il posto è a dir poco stupendo, tutto è curato nei minimi dettagli, è un sinfonia di colori, armonie, parole, poesia.
Nel piano sotterraneo abbiamo provato vasche di tutti i tipi per l’idromassaggio, con cascatelle molto trance e percorsi di acqua fredda e acqua calda per riattivare la circolazione; diverse saune ad ogni temperatura; lettini doccia; stanze con vapori per lo scub con il bicarbonato.
In quegli antri derivati probabilmente da vecchie cantine, il livello di igiene è, ovunque, straordinario.
Il pian terreno invece ha qualcosa in più rispetto a ciò che già conoscevamo: abbiamo provato tre su quattro sale relax, ciascuna dedicata ai quattro mistici elementi: Terra, Aria, Acqua e Fuoco.
Tra tutte ho eletto la stanza del fuoco vincitrice. Tanto che, persino io che in genere faccio fatica ad addormentarmi se mi trovo fuori casa, mi sono appisolato, cullato nella penombra dalla colonna sonora in sottofondo nella sala del vulcano, in quel grosso salone con in centro un piccolo falò.
Poi altro pezzo forte è senza dubbio il salone principale che offre a tutti gli ospiti un ricco buffet biologico, tutta roba senza glutine, per accontentare le esigenze di tutti. Frutta, succhi, centrifugati di pomodoro, verdura verde, ramoscelli di sedano e finocchio superdepuranti e delizioso yogurt alla vaniglia con aggiunta di riso soffiato.
Oltre la sala, c’è un vasto giardino circondato da suggestive mura che ti fanno sentire in un altro -e lussuoso- mondo.
Tre vasche idromassaggio, ciascuna con una propria caratteristica, alla invitante temperatura di 37 gradi. Assolutamente piacevoli al calar del sole, quando la temperatura fuori si abbassa di molto.
La prima che abbiamo provato era la classica vasca idromassaggio, ma all’aperto chiaramente è tutta un’altra storia, la seconda era caratterizzata dalla musica subacqua, una volta immerse le orecchie ci siamo rilassati sulle note di raffinata musica classica. La terza, ma non meno importante, è un’altra tipologia di vasca idromassaggio che abbiamo assaporato fino a tarda serata con la luna piena nel ciel sereno di Milano. Per una volta senza avere freddo.
Un’esperienza che ha messo a freno un po di negatività, risvegliando ciò che la quotidianità e gli impegni quotidiani soffocano -per chissà quale motivo- insistentemente: un pizzico di giovinezza e magia.
Invio, pubblico, chiudo.