Ero al telefono col caro Manuel, stavamo discutendo di alcune questioni legate al Pokémon Day di quest anno.
Arrivo in piazza duomo, il tempo si ferma. Osservo un ragazzo, l’unico, seduto atterra in mezzo alla piazza, che a sua volta osserva le persone che passano, vite che scorrono come un ruscello che segue senza libero arbitrio la sua traiettoria.
Rimane immobile, mi viene voglia di sedermi li in mezzo alla piazza, di abbassarmi e guardare il mondo da un altro punto di vista.
Di chiedergli cosa sta osservando con così tanta attenzione.
Continuo a parlare con Manuel, aspetto di terminare il discorso per chiudere e sedermi, e poi andare a casa.
Poi il ragazzo si alza e se ne va, non mi da il tempo di finire il discorso.
Alle volte sono proprio quei frammenti di tempo che, se colti, fanno la differenza.
Invio, pubblico, chiudo.