L’estate 2012 è finita: privazioni.

Privazione.
E’ questa la parola chiave dell’estate 2012, per essere più precisi, di tutto quest’anno.

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Un’estate senza dubbio tranquilla e particolare, non troppo frenetica ma troppo “incerta”.
Un’estate di convivenza: abbiamo provato quello che, si spera, tra qualche mese diverrà realtà. La convivenza: un passo davvero importante… una sfida e una solidificazione di quello che si è cercato di costruire nel corso degli anni.

Quest’estate niente divertimenti “urbani”: nessuna serata a ballare, niente piscina o centri benessere. Niente Super Mario per 3DS, forse salterò, per ora, anche Pokémon BW2. Pochissime le incursehm– escursioni verso luoghi marittimi: un giorno a Ravenna, stop. Molte le giornate di relax su rive di fiumi e spazi verdi nei dintorni di Torino, da solo o in compagnia.

Molte -forse troppe- le riflessioni infinite sul senso di ogni cosa…

E la ricerca di un lavoro, sempre più attiva con l’avvicinarsi del fatidico Settembre. E ora ci siamo. Un qualsiasi lavoro deve uscire: punto. Vedremo come si evolverà questo periodo…

Momenti da ricordare? Quel fighissimo set fotografico dopo tantissimi mesi di pausa-meditazione-inspirazione. Quei tuffi durante la tempesta… Le notti mentre dormiamo insieme, quando accendevi la tv e mettevi su RealTime… Le risate durante ClioMakeUp… Le solite patatine fritte… L’avanti-indietro da casa di Diana per dare da mangiare ai gattini e la caga che mi è venuta quella settimana perché il gatto non tornava. Il momento di terrore in cui mi sono trovato da solo, di notte, ad aspettare Nerone a casa di Diana, rinchiuso in cameretta perché in cucina c’erano due api ENORMI cattivissime e feroci pronte ad assassinarmi. Le cantate mentre Mauri guidava per il torrente e la canzone degli Evanescence che in qualche modo mi ricorda quest’estate: Disappear (che ho messo in cima all’articolo) insieme alle nuove songs dei VersaEmerge: Domesticated, Bones e No Consequences. Il sentimento di inappartenenza nei confronti del proprio contesto. Il viaggio infinito per Ravenna e la buonissima Piadina che abbiamo mangiato. Le persone montate-manipolatrici-sicuredisesoloperchéhannoimuscoli e troppo vuote che ho avuto la sfortuna di conoscere e la soggezione che ho provato. La soddisfazione di aver detto “No, non ho intenzione di lavorare con persone così. Grazie mille”. Altri momenti? La settimana di Makeup alle finestre di mia zia per guadagnare qualcosina per il Pday è stata pesantissima. E infine la serata piacevole al compleanno di Diana. Sicuramente qualcosa mi sfuggirà…

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E come dimenticare i momenti frenetici di fine estate: l’uscita della patch 5.0.1 che ha introdotto le novità in World of Warcraft di Mist of Pandaria e lo spostamento gratuito da Crushridge a Nemesis, primo server italiano ufficiale, e il casino per occupare il mio nome fighissimo. Ecco, una cosa che continua a distrarmi e a farmi sorridere è WoW. Il mondo perfetto (buggato) in cui, da druido, vorrei vivere ed esplorare. Il modo migliore per raggirare la mia voglia di viaggiare nel mondo reale.