Villa Melano

Villa Melano

Villa Melano è una costruzione eretta nel Seicento per dare ospitalità ai frati cappuccini e trasformata poi, sotto la dominazione napoleonica, in residenza borghese, il cui ultimo padrone di casa verso la metà dell’Ottocento fu il signor Melano, protagonista delle leggende maledette che avvolgono l’edificio. Ma andiamo in ordine. La villa è situata a Rivoli, in provincia di Torino, ed è ora destinata a diventare un Hotel. Sono diversi i racconti e i misteri che la avvolgono.
Qualcuno sostiene che un centinaio di anni fa al suo interno si svolgessero riti satanici e che fino a qualche tempo prima l’inizio dei lavori di ristrutturazione accadessero eventi legati al mondo paranormale. Facendo una ricerca su Google non è difficile imbattersi in articoli o testimonianze di ragazzi dedicati alla famosa villa: a parlarne sono stati anche la stampa, trasmissioni televisive riguardanti l’occultismo e diversi siti internet. Insomma, questa villa e tutti i suoi racconti continuano ad affascinare le persone attratte dai misteri. E infatti, nell’autunno del 2006 decisi, come tanti altri ragazzi, di visitare la villa nel suo stato di rovina più totale in modo tale da esprimere un giudizio personale a riguardo.

Leggende:  Le ricerche su Google mi hanno portato a raccogliere in questa pagina le più popolari leggende metropolitane.
Si narra che una serie di strani avvenimenti iniziarono a manifestarsi quando la grande villa passò in eredità alla famiglia Melano. Secondo alcuni, la figlia del signor Melano si suicidò per ragioni ignote: sarà proprio la sua anima a vagare per l’edificio per gli anni seguenti in cerca di pace.
In alternativa, esiste anche un’altra versione della leggenda che narra le vicende del maggiordomo della famiglia Melano. Alcuni sostengono che agli inizi del ‘900 il maggiordomo, dopo aver fatto una serie di incubi, abbia perso la ragione e abbia fatto una carneficina massacrando l’intera famiglia.
E poi diverse leggende che non hanno un collocamento storico ben definito: si dice che un ragazzo sia stato murato vivo in una delle cappelle bunker all’interno della villa e che i suo graffi derivati dalla sua tortura siano ancora visibili oggi. E per finire, la storia dell’ombra di un ragazzo che si è suicidato impiccandosi, rimasta indelebile su un muro.
Si vocifera che la Villa abbia dei sotterranei collegati alla famosa cappella di Superga e che al suo interno si svolgessero attività oscure.
In seguito sono riportate le mie esperienze di esplorazione della villa.

11 Settembre 2006 (dall’articolo del mio blog riadattato):
Il cancello era arrugginito e sigillato. Al suo fianco c’era un altro cancello aperto probabilmente sfondato dalla serie di ragazzi curiosi di entrare. Il silenzio era suggestivo: gli unici suoni udibili erano quelli degli animali presenti nel boschetto di fronte. Il giardino all’entrata faceva capire che si trattava di una villa abbandonata: era pieno di erbacce e l’erba era altissima. Una volta superato il giardino, era presente un lungo porticato, quasi intatto, che con ironia abbiamo soprannominato ‘Via Roma’. Era comunque chiaro che si trattasse di una struttura veramente vecchia: l’architettura era davvero ben curata e dall’esterno assomigliava ad una struttura a scopi turistici. Nel lungo porticato erano presenti una serie di ingressi veramente bui. Una volta inoltrati in una di queste stanze, per raggiungere il piano superiore della villa abbiamo deciso di scalare un muretto pericolante: non erano più presenti le scale che portavano al piano superiore e inferiore.

Il primo piano superiore era ben conservato: il numero di camere presenti era davvero impressionante. Addirittura, alcune davano sul giardino. Non fu proprio semplice esplorare la villa per via della sua condizione: i pavimenti erano quasi tutti rotti e nelle varie stanze c’erano diversi buchi pericolosissimi. Le scritte sui muri hanno effettivamente confermato alcune indiscrezioni: alcune richiamavano pratiche o nomi satanici. Avevo comunque una strana sensazione, e non riuscivo a capire se effettivamente era soltanto soggezione o se ci fosse dell’altro. Mi sembrava di non esser solo. Non abbiamo avuto modo, per paura, di visitare i sotterranei.
Durante la nostra visita non abbiamo avvertito la presenza di persone sospette ne tantomeno visto resti di animali sacrificati… Il mistero era ancora tutto da risolvere.

13 Settembre 2006 (dall’articolo del mio blog riadattato):
Ormai il ghiaccio era rotto. Nella visita precedente avevamo avuto modo di visitare tutto il primo piano superiore. Nonostante ciò, a causa della mancanza di scale, raggiungerlo fu un impresa piuttosto difficile. Io, Marzia, Fiorenza, Diana, Manuel e Mirko decidemmo comunque di rivisitare le zone che avevamo esplorato la volta precedente. Le stanze buie erano parecchio inquietanti, e poi i rumori… ci davano l’impressione di non esser soli. E infatti probabilmente quella volta non lo eravamo: erano rumori di mattoni, e a muoverli potrebbe esser stato un animale o un uomo. Dalla paura non riuscimmo a proseguire e ci precipitammo all’uscita. Mirko e Manuel non avevano intenzione di continuare l’esplorazione, mentre io e Marzia eravamo dominati dalla curiosità di esplorarla tutta. Una volta convinti Mirko e Manuel a rimanere, decidemmo di visitare le casette, probabilmente cappelle bunker, sul retro della casa. Eravamo davvero curiosi di sapere se esisteva veramente una via per i sotterranei. Secondo noi l’ingresso dei sotterranei stava nascosto nelle stanze più buie. Muniti quindi di coltellino per autodifesa, attraversammo il buio pesto. Ad un certo punto mi bloccai. Vidi qualcuno che indossava qualcosa di colore bianco a strisce… Mi voltai di scatto e dando una gomitata a Marzia iniziammo a correre verso la Villa. Per scappare all’esterno dovevamo riattraversarla tutta. Una volta allontanati sufficientemente da quel posto, raccontai cosa avevo visto. Successivamente, ritornammo sul posto perché Marzia era piuttosto scettica e voleva controllare da se. Una volta sul posto, anche lei notò qualcosa di strano all’interno della stanza. Ancora una volta scappammo all’esterno e fu li che Mirko e Manuel affermarono di non voler più entrare. Marzia, per tranquillizzarli, chiamò alcuni suoi amici residenti a Rivoli che tempestivamente ci raggiunsero per aiutarci con l’esplorazione. Con loro rivisitammo tutta la villa e tornammo dove avevamo visto quella sagoma. Un ragazzo mostrandosi impassibile, entrò nel bunker e ci mostrò che erano soltanto delle sedie. Siccome i ragazzi di Rivoli avevano esplorato la villa diverse volte, ne approfittai per porgli alcune domande. Mi dissero di non aver mai visto l’ingresso dei sotterranei, ma di aver soltanto visto diversi simboli satanici sui muri. Durante la nostra esplorazione infatti notammo diverse stelle a cinque punte e croci al contrario. Poi trovammo una data, ‘732, che potrebbe indicare la data di costruzione della Villa.  Avevamo ancora voglia di esplorare la casa, ma ormai si era fatto tardi e il buio iniziava a calare.
Mentre stavamo uscendo dalla villa trovai una carta di tarocchi raffigurante l’Appeso, che conservai per cercarne il significato.

L’appeso secondo Wikipedia:
Rappresenta situazioni non ben definite (“appese” per l’appunto). Ogni cosa ha il suo prezzo. Le situazioni si possono capovolgere. La gamba destra è incrociata (piegata) dietro. ( vedere il nr 21 ) Indica immobilità forzata. Piu’ ci si agita e peggio si sta. Forte disagio, ma anche consapevolezza che l’immobilità è per il momento l’atteggiamento migliore da tenere.

Le mie conclusioni:
Sono stato diverse volte visitatore della villa abbandonata, e posso affermare che ad occhio nudo non è possibile notare alcunché di paranormale. Ricordo di aver visto un bagliore di luce bianco di sfuggita, ma potrebbe essere stato un effetto ottico. Le mie esperienze però sono state parecchio suggestive e particolari. La prima cosa che ho notato è che la villa,prima dell’inizio della ristrutturazione, era ridotta veramente male. Posso affermare di aver trovato diversi oggetti particolari, come ad esempio gambe di pupazzi e vecchi tarocchi sparsi per la casa e che probabilmente la loro presenza è ricollegabile ad avvenimenti di natura esoterica avvenuti in passato. Non abbiamo avvertito alcuna bambina piangere o tormentata. Tuttavia, un signore che abita in Via Melano ha affermato di aver sentito movimenti strani di sera, e sembrava poco propenso a raccontarci altro. Recentemente il comune di Rivoli ha deciso di restaurare la villa per farla diventare un Hotel. Io e Diana tornammo qualche mese dopo a visitare la villa per scattare qualche foto, che trovate di seguito. Di recente ho scoperto l’esistenza di vari video amatoriali su Youtube che mostrano le avventure di diversi ragazzi all’interno della Villa, e pare abbiano trovato realmente dei sotterranei impossibili da percorre per via della loro pericolosità.

Galleria Fotografica di Villa Melano: