Ti ricordo che mi chiamo Denis Naccari

Ricordo che mi chiamo Denis Naccari e che sono una persona totalmente irritabile quando qualcuno prova, anche minimamente, a prendermi in giro.
Non ho mai sopportato le bugie. Non ho mai sopportato il fatto che le persone siano vaghe con me quando dovrebbero invece essere trasparenti e dirette. Mi son sempre dimostrato una persona per lo più disponibile a qualsiasi tipo di dialogo, anche quando si trattava di discorsi più intimi e privati.

Lo dice anche Oak, c’è un momento e un luogo per ogni cosa. E non era il momento di non parlarmene.

Ma non è la prima volta che prima ci si abbuffa con i dolci, e poi sale l’acidità, seguito dal rigurgito.

Certe cose non sono destinate a cambiare.
Io stesso, probabilmente, non son diverso sotto certi aspetti.

E poi leggo frasi del tipo “me ne andrei da solo”. Ci mancava fosse seguito da “vengo insieme a te” e sarebbe stato un perfetto quadretto dei due delusi e frustrati.

Ma andare dove? Non specifico, che è meglio.
Uno, il viaggio è il mio viaggio, non il tuo.
Due, probabilmente neppure sotto casa visto che se avessi aspettato te, i viaggetti futuri avrebbero aspettato molto. E anche quelli passati: ogni vacanza, ogni viaggio, ogni cosa nuova che hai visto è merito mio: non fare tanto la personcina d’oro e organizzata che non sei.

Chiudo dicendo: me ne andrei da solo.
E se lo dice Denis forse c’è da preoccuparsi.